Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/475

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tale che dovette guardare il letto per varii giorni; e se non si fosse interposto un prete la cosa sarebbe andata peggio.

Il Ramponi, come non fosse fatto suo, tornò al collegio. Però, i Gesuiti lo fecero prendere dal loro facchino (agozzino) e gli fecero somministrare 20 nerbate.

Ambedue poi furono arrestati e tradotti al carcere politico di S. Michele.


3 Agosto. — Il confessore di Cavour, il padre Giacomo da Poirino, amministratore della parrocchia della Madonna degli Angeli di Torino, che è un frate francescano, fu chiamato a Roma. Egli venne fin dai 25 di luglio, e prese alloggio nel convento di S. Francesco a Ripa.

Dice a tutti che augura a sè stesso di poter fare la morte cristiana che ha fatto il conte di Cavour.


10. — Si dice, generalmente, che le deposizioni del padre Giacomo da Poirino, confessore di Cavour, non abbiano soddisfatto il Vaticano. Si aggiunge che si voleva da lui una dichiarazione colla quale, in sostanza, avesse confessato di essersi ingannato; ma ricusasse di farla.

Ai 2 del corrente partì da Roma.


14 Settembre. — I liberali avevano, preventivamente, conosciuto, che i soci delle dimostrazioni papaline per il giorno 8 di settembre preparavano una dimostrazione a Pio IX, nella circostanza che