Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/543

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20. — Si assicura che il commendatore Vegezzi, arriverà a Roma oggi. Prese casa in via Frattina, sopra il Banco Spada Flamini.


13 Giugno. — Vegezzi ritornò a Roma nel giorno 7 e prese alloggio alla locanda Franz.

Agli 8 comunicò al cardinale Segretario di Stato una memoria del ministero italiano.

Nella sera dei 10, questa fu esaminata dalla congregazione degli affari ecclesiastici straordinaria.

V’è chi pretende di aver penetrato che la memoria contenga l’omissione del giuramento dei vescovi ai Papa, lo che dalla congregazione non sarebbe stato ammesso.

Si assicura, in ogni modo, che nella memoria si parli di 18 vescovi allontanati dalle loro diocesi, ai quali il Governo permetterebbe il libero ritorno, coll’avvertenza che si faccia senza strepito.

Vi sarebbero alcune riflessioni e documenti per quei vescovi invisi alle popolazioni, per i quali non si potrebbero dare dal Governo italiano garanzie sufficienti.


20. — I conservatori del municipio romano, i quali si recarono dal Papa nella circostanza della creazione di lui a Sommo Pontefice, riferirono che disse loro che le trattative con Vegezzi con suo rammarico, erano cessate.

Però, si assicura, da persone bene informate, che queste furono riallacciate e che Vegezzi ebbe comunicazione della risoluzione della congregazione per gli affari ecclesiastici, che si tenne nella sera dei 13. La mandò a Firenze e se ne attende il riscontro.