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si troverà in grado di pronunziare la sentenza. I giudici sono obbligati al più grande segreto e non potrà conoscersi il risultato se non dopo l’approvazione sovrana.

Intanto, preventivamente, alcuni giudici esternarono il loro parere per la condanna a morte di tre, il primo dei quali Giuseppe Monti, il quale appiccò fuoco alla mina.


29. — La sentenza profferita dal tribunale della S. Consulta il giorno 28 contro gli arrestati compromessi nella esplosione della mina Serristori ed altra è stata rassegnata al Papa.

Questa sarà pubblicata dopo la sanzione sovrana e specialmente dell’appello interposto dai prevenuti.

Intanto si potè conoscere che:

Giuseppe Monti di Fermo, di anni 33, muratore, e

Gaetano Tognetti, romano, d’anni 23, muratore, furono condannati alla morte; sei fra i più compromessi, alla galera in vita; Giuseppe Bossi, romano, architetto, d’anni 43, a 20 anni di galera; gli altri in libertà con sorveglianza.


30. — Pasquino raccontava che i preti, per far buona colazione, si erano conservato il pan di Spagna e per pranzo il pan francese.

Ora dovevano per tutti i pasti adattarsi al solo pan francese. Però, li esortava a non abusarne poiché i grani che si macinano nei mulini francesi sono alquanto guasti, e le farine potrebbero essere di difficile digestione ai loro stomachi indiscreti.