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il diritto d’autore e le licenze open nella didattica


ti essenziali delle licenze in versioni sintetiche (i cosiddetti Commons Deed) facili da capire anche per i semplici utenti e contraddistinte da efficaci icone che richiamano graficamente il senso delle clausole presenti. Inoltre, ogni licenza è contraddistinta da alcune righe di linguaggio informatico (il cosiddetto Digital Code) che fungono da metadati, ovvero da informazioni digitali da incorporare nei file delle opere, grazie alle quali i motori di ricerca sono in grado di individuare e riconoscere correttamente le opere che li contengono.

Oltre alle succitate sei licenze, Creative Commons mette a disposizione un apposito tool utilizzabile per rilasciare opere creative in un regime di pubblico dominio artificiale. Sappiamo infatti che normalmente un’opera dell’ingegno diventa di pubblico dominio quando sono scaduti i 70 anni dalla morte dell’autore o quando la legge prevede che il diritto d’autore non sia applicabile. Con lo strumento chiamato CC0 (CC Zero) l’autore di un’opera può decidere di rilasciarla fin da subito in una condizione di pubblico dominio; ciò avviene allegando all’opera il testo o il link (al pari di quanto avviene per le licenze) di un atto di rinuncia (waiver) con cui il detentore dei diritti d’autore si impegna pubblicamente e irrevocabilmente a non esercitarli.

Fig. 3 Il banner che identifica un’opera rilasciata con CC Zero.


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