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simone aliprandi


4.4. Come applicare una licenza Creative Commons alla propria opera

Abbiamo già spiegato che il principio di fondo è semplicemente quello di “allegare” la licenza all’opera, in modo che l’utilizzatore possa essere messo in condizione di conoscere le libertà concesse dal licenziante nonché le relative condizioni d’uso.

La prassi più diffusa e consigliabile è quella di aggiungere un chiaro disclaimer con il nome esteso della licenza e l’indirizzo web in cui è disponibile il testo integrale della licenza. Nel caso di opere in formato digitale e diffuse tramite internet il tutto risulta particolarmente facile, dato che è sufficiente aggiungere una nota nella pagina web in cui “risiede” il file dell’opera creativa. Teniamo presente che Creative Commons non prende in deposito le opere e non  tiene traccia degli utilizzi delle licenze; la corretta applicazione delle sue licenze è quindi mera responsabilità dei licenzianti.

Il sito ufficiale di Creative Commons (all’indirizzo https://creativecommons.org/choose/) offre un’utile procedura guidata  che, attraverso una serie di domande, accompagna l’utente nella scelta della licenza più opportuna e genera automaticamente il codice html con il disclaimer e il link alla licenza. Non solo: il codice fornito da Creative Commons ha anche la funzione di metatag, cioè inserisce nel codice sorgente della pagina web delle informazioni aggiuntive sul tipo di licenza scelta ma anche sull’autore e sul tipo di opera; queste informazioni, rispettando gli standard del cosiddetto “web semantico”, permettono ai motori di ricerca di reperire più facilmente ed efficacemente le opere.


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