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la scuola che comunica


che si vuole; i contenuti pubblicati devono rispondere primariamente all’esigenza della pubblica utilità.

  • Semplificazione dell’interazione tra amministrazione ed utenza. Il sito web deve cioè avvicinare le PA all’utenza, offrendo informazioni e servizi.
  • Trasparenza dell’azione amministrativa. Si affaccia qui il concetto di trasparenza che diventerà successivamente uno dei punti di maggiore attenzione del legislatore; comincia inoltre a delinearsi l’idea delle PA come “case di vetro”.
  • Facile reperibilità e fruibilità dei contenuti. È un invito a porre tra gli obiettivi di progettazione e di realizzazione quelli dell’usabilità e dell’accessibilità1 del sito web.
  • Costante aggiornamento. Può apparire un’ovvietà, ma un sito che non viene costantemente aggiornato allontana rapidamente gli utenti e non può assolvere quindi i suoi compiti.

Tra i controlli che le Linee Guida per i siti web della PA suggeriscono per la valutazione dei siti compaiono in particolare:

  • La registrazione del sito al dominio gov.it. Un sondaggio compiuto tra i partecipanti agli incontri di formazione ha mostrato che ancora una certa percentuale di scuole non ha adempiuto a questo obbligo di legge.
  • Controlli di trasparenza. Le Linee Guida citano in particolare il D.Lgs 150 del 2009 e la versione allora vigente del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD)2. Da allora,


  1. Usabilità e accessibilità, sebbene legati tra loro, sono termini da non confondere. Mentre un sito “usabile” potrebbe non essere accessibile, il viceversa non può accadere.
  2. Link alla versione attuale

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