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la scuola che comunica


tro, come già detto, già emendato); vale comunque la pena attenersi a quanto quest’articolo prescriveva.

Come si è visto, la questione degli obblighi di trasparenza è in continua e rapida evoluzione; è importante, per le PA, seguire costantemente l’evoluzione normativa e le indicazioni emanate dall’ANAC. Quest’ultima ha comunque riconosciuto, con la recentissima determinazione ANAC 8 marzo 2017, n. 2411, la “particolarità delle istituzioni scolastiche”, il “ridotto grado di esposizione al rischio corruttivo”, “la peculiarità della natura e delle funzioni svolte nonché le ridotte dimensioni che caratterizzano le istituzioni scolastiche e che le distinguono dalle altre amministrazioni pubbliche ricomprese nell’art. 1, co. 2, del d.lgs. 165/2001”.

Per tale ragione, in un’ottica di semplificazione, per i dirigenti scolastici vengono in particolare  in qualche misura ridotte le misure di trasparenza previste per tutti i dirigenti delle PA.

6. L’accesso civico

Una delle principali novità introdotte dalla legge sulla trasparenza è l’istituto dell’accesso civico. Secondo quanto previsto dall’art. 5 del d.lgs. n. 33/2013, l’accesso civico è il diritto di chiunque di richiedere la pubblicazione di documenti, informazioni o dati per i quali sussistono specifici obblighi di trasparenza,

nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione. Pertanto, l’accesso civico è lo strumento con cui l’utente può obiettare alla mancata pubblicazione,



  1. http://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/AttivitaAutorita/AttiDellAutorita/_Atto?ca=6708

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