Pagina:Discorso Economico sopra la Maremma di Siena.pdf/108

Da Wikisource.
106

derate che non vi fosse. Tanto più, che la sola proibizione delle Tratte, il solo avvilimento dei prezzi de Grani averebbe prodotta a mio credere questa declinazione a passo a passo, sarebbele stata una malattìa mortale, è vero, ma da consumarla insensibilmente: ma altre leggi dell’istessa indole, del genio medesimo di secondare la Plebe, col ridurre i frutti della Terra a vendersi meno di quello che costano, hanno sollecitato i suoi precipizj.

[La mancanza delle Carni per la ragione stessa.] Chi crederebbe, che la Città di Siena colle sue vaste Campagne, co suoi preziosi Pascoli fosse omai vicina a dovere mendicare da altre Nazioni le Carni per suo consumo, quando il sopravanzo di queste allorchè il suo Stato era in sette volte maggiore popolazione, formava una ricchezza invidiabile all’Italia tutta. Ma la proibizione di estrarre i Bestiami ridotta a legge ordinaria ha messo in perdita anche il loro frutto. Quel non volere comprare, nè volere lasciar vendere fuori Stato ha umi-