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tadi si fanno, dove neppure il creditore medesimo si cura di ricever denaro. Una promessa, un obbligo di pagare una ricevuta scritta in piccolo foglio, o al più un Istromento steso per mano di Notaro tengono luogo di prezzo, e sono la moneta, che corre per lo più nelle contrattazioni più importanti.

In tutti questi casi la buona oppinione che si ha della persona che si obbliga, il credersi, che le sue facoltà, le sue ricchezze siano tali da potere a suo tempo adempire quanto promette, rendono inutile la presenza del denaro, nè si curano di questo mallevadore, ed arricchiscono il commercio niente meno, di quello, che farebbe uno sborso attuale. Ma facciamo qualche altra riflessione prima di ridurre questo discorso a dimostrare la cagione, perchè vedasi più denaro, quando sono in prezzo le grasce.

[Le Grasce danno il prezzo al denaro.] Quel prezzo fisso, ed invariabile, che si dice avere una moneta dalla volontà del