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pratori, e trova imprestiti chi lo possiede, ed essendo creduto ricco, può spendere, può contrattare anche senza denaro.

Non bisogna adunque lasciarsi abbagliare gli occhi dallo splendore dell’oro, perchè sono ugualmente ricche tre persone, una delle quali ha mille scudi in contanti, l’altra ha grano, l’altra ha terreni, che possono farli comodo, quanto i mille scudi, e se sono ciascheduno di ugual ricchezza, ugualmente ancora contribuiscono a rendere ricca la loro Città.

[Ancora i Terreni crescono di prezzo.] Qualunque di queste ricchezze ha i suoi pregj, i suoi difetti, ma i terreni seguono la fortuna de frutti, che in essi raccolgonsi. Se questi sono in istima anche i Terreni formano una ricchezza, ma se questi vagliono poco, perdono ancora i Terreni ogni prezzo, restano fuori del commercio, impoveriscono, e screditano chi più ne possiede, non essendo chi si curi di industriarsi in un traffico, dove gli stenti, ed i sudori non trovano il loro compenso.