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vantaggio in assicurare alla Toscana molto meno della centesima parte dell’alimento, che le bisogna, poichè in seicento mila persone di popolazione computandosi il consumo non più, che trecento mila moggia se ne ricava la detta proporzione: certamente quasi insensibile, e come suol dirsi in proverbio, che ò non basta, o non bisogna. Lascio di ripetere, che neppure questo vantaggio sarebbe da ascriversi totalmente alla proibizione delle Tratte, poichè comprandosi il grano da quei della Provincia se ne otterrebbe il medesimo effetto.

A questa centesima porzione adunque si ristringe il vantaggio, che ricava lo Stato dal proibire l’estrazione de grani; nè può negarsi, che per piccolo, che apparisca questo accrescimento, potrebbe alle volte porre in equilibrio la quantità del grano col suo consumo, e quando a tanto non basti, parrà sempre lodevole il trattenerlo nella Bilancia, perchè sempre vi si