Pagina:Discorso filosofico-politico sopra la carcere de' debitori.djvu/27

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disfare i debiti del padre, e dell’avo paterno, senza che li giovi o una preventiva emancipazione, o una successiva repudia, o astensione della eredità, e detti figli, e descendenti maschi per linea masculina nati innanzi, e dopo il fallimento sono notati insieme con tali falliti di perpetua infamia. Ma come dal sottrarsi dagli occhi de’ suoi creditori se ne può indurre il dolo, quando la causa della latitazione può essere il timore della carcere, quale ognuno naturalmente aborre per l’amore della libertà? e perchè la pena del padre, o dell’avo deve passare anche ne’ figli, quando questi non hanno avuto parte ne’ contratti del padre? può essere, che una legge simile fosse creduta opportuna in uno Stato, la di cui floridezza dipendeva dalla mercatura, ed