Pagina:Discorso intorno ad Archimede.djvu/89

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molto si avvicina a quella stabilita dalle osservazioni de’ moderni, racchiudendo l’angolo, sotto cui si vede quel diametro tra la 200ma e la 164ma parte d’un angolo retto.

Non solo intese alla misura del diametro del sole, ma si affaccendò assai per osservare e calcolare la durata dell’apparente rivoluzione di questo astro. Poichè ritraendo gli astronomi dal movimento del sole la lunghezza dell’anno, riferivano a questa, come unità, il tempo, che impiegano i pianeti a descrivere le loro orbite. Essendo adunque di molta importanza nello studio del Cielo il determinare la durata di tale rivoluzione, Ipparco, che fu il fondatore dell’antica astronomia, ne prese gran pensiero, e molto vi si affaticò. Or questo grande astronomo nel ricavare la lunghezza dell’anno da’ solstizj ricorda con lode il nome e le osservazioni di Archimede. In quanto a’ solstizj, dice egli presso Tolomeo, spero che Archimede ed io non ci siamo ingannati sino ad un quarto di giorno tanto nelle osservazioni, quanto nel calcolo1. Chi potrà dunque ne-

  1. Almag. l. 3 cap. 2.