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MOL — 261 — MON

Molificazion, sf. mollificazione.

Molisin, agg. molle, molliccio, soffice; sm. mollicchio.

Molo, agg. allentato; mencio, molle, soffice; sm. molo; zi. gado politico, nasello — gadus morlangus.

Moltiplicar, va. moltiplicare; moltiplicar se in parole, met. moltiplicar in parole: — .,Per non moltiplicare in parole, dirò, ecc.

Moltiplicador, sm. moltiplicatore

Moltiplicazion, sf. moltiplicazione.

Molton, agg. e sm. babbusco, badalone; disutilaccio, goffo, perdigiorno scioperone; zi. montone.

Momentazo, sm. momentaccio.

Momentin, sm. momentino; un momentin, m. avv. un briciolino: — „Attenda, la prego, un briciolino.“

Momento, sm. istante, momento; in un momento, m. avv. in un momento, in un tratto: — „Si sbrigò in un momento; ,.nel, o sul momento: ---„Yuoi un paio d’uova a bere ? te le io sul momento;“ un momeato dopo, poco stante; per el momento, per il momento; tuto in V un momento, ad un tratto, repente, repentinamente; in un altro momento, a miglior tempo: — „Di quell’affare ne riparleremo a miglior tempo;“ in cativo momento, m-, avv. in mal punto: — „“Ebbe la disgrazia di presentarlesi in mal punto.“

Momò, sm. alterigia, arroganza, petulanza, poffardio, prepotenza, pretensione, pretesa, protervia.

Monco, agg. cionco, monco, e se il braccio è senza mano: moncherino.

Mondazo, sm. mondaccio.

Mondial, agg. mondiale, mundiale.

Mondo, nome proprio di persona: Edmondo; sm. mondo, — universo, orbe: — „Orbe cattolico;“ per similitudine: abitare terrestre, basso abitato, fabbrica mondana, globo terracqueo, macchina mondiale, e Dante con sublime iperbole: aiuola; di mondo: mondano; dona de mondo, femmina mondana, o semplicemente: mondana: — „Anche le mondane trovan talor chi le sposa;“ mondo de là, altro mondo, mondo di là; robe del altro mondo, met. cose dell’altro mondo, — cose straordinarie, incredibili, — cose stranissime; andar al mondo de là, andare tra quei di più, — andare a rincalzare i cavoli, — a tirare l’aiuolo, o a tirare il calcino; dirgliene de quele del altro mondo, dirne di quelle da can barboni; fargliene de quele del altro mondo, farne di quelle coli’ ulivo, — farne di marchiane; parer la fin del mondo, parere, o sembrare la fine del mondo; esser pratichi del mondo, aver pisciato su più d’una neve, — aver eotto il cui ne’ ceci rossi, — sapere a quanto è S. Biagio; per nissuna cossa al mondo, per cosa del mondo: — „Non cede per cosa del mondo “ caschi ’1 mondo, inter. rovini il mondo: = „Ho detto d’andarci, e ci vo rovini il mondo;“ de quando el mondo xe mondo, dacché il mondo è mondo; povoro mondo, inter. trist’e guai: — ,, Signora, non gli dite nulla. Trist’e guai se sapesse eh’io v’ho parlato;“ bisogna ciapar el mondo come che ’l vien, m. prov. chi vuol vivere e star bene, pigli il mondo come viene; sto mondo xe fato a scarpete chi se le cava e chi se le mete, prov. questo mondo è fatto a scale, chi le scende e chi le sale, — questo mondo è fatto a scarpette, chi se le cava e chi se le mette, — questa ruota sempre gira, chi sta lieto e chi sospira, — la ruota della fortuna non è sempre una; se l’invidia fussi febre tuto el mondo la gavaria, v. febre; viver nel mondo de la luna, e vignir del mondo de la lunn, v. luna.

Moneda, sf. moneta; spiccioli; de moneda, monetale; chi che bati moneda, monetiere; moneta che si coniava in tempo d’assedio: moneta ossidionale; moneda sbusa, o pestada, moneta gobbina; moneda che ga ’l su peso giusto, moneta di peso; moneda che pesa de meno de quél che la dovaria pesar, moneta tosa; cior per bona moneda, met. prendere per contanti, o per danaro contante, — prendere per