Pagina:Domenico Spadoni - Alcune costumanze e curiosità storiche marchigiane (Provincia di Macerata), 1885.djvu/75

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che os;gi, quando torna il maggio, alcuni contadini costumano in quelle parti andare in giro su carri, con suoni e frasche fiorite1

Da noi, nella mattina della prima domenica di maggio, si usa fare l’infiorata dinanzi alla casa della fidanzata. E veramente nel maggio più ardenti si £lano gl’idilli d’amore. La gioventù del contado ha occasione d’incontrarsi ogni sera, andando alla chiesuola per la preghiera del mese mariano. Nelle feste, che in onore di Maria più frequenti ricorrono di questi tempi presso le chiese rurali e dove la gente si porta per godere il bel tempo e per fare delle merendate, gli amanti sogliono recarsi a far la comparsa Onde a ragione si canta:

A Macerata nel primo di maggio (ora nella prima domenica per ragioni... di sicurezza pubblica) si celebra una festa nella chiesa rurale detta dei Cappuccini vecchi, situata a pie’ della collina della città. Alla sera il concerto ritorna suonando col seguito di molta gente e con un’avanguardia di ragazzi (vardascf) saltellanti e re— 59 —

  1. Un uso consimile ricordo di aver visto da fanciullo ne la mia Macerata. Allorché il colono, dopo un’abbondante vendemmia, riconduceva col suo ben dipinto barroccio i padroni in città o trasportava il mosto a la casa padronale, infioccava le bestie, mettendo loro al collo lo squillante campanello e accomodava sul davanti del carro una specie di minuscolo arco trionfale fatto di tralci ricchi di bei grappoli d’uva e adorni di fiori e ciò in segno di allegrezza e per vanto del buon raccolto.

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