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Il nostro Padre Lama1 parlando di Cassano riferisce due fatti molto gloriosi: il primo è questo: «Due miglia, dice egli, distante da questa terra, v’è un luogo chiamato oggi giorno, il Lago della battaglia, dove fu quella guerra famosa tra Romani e Cartaginesi, nella quale, rimasti sconfitti i Romani sotto la guida di Marcello loro capitano, questi lasciò nascosto il tesoro che portava per non essere preso dai nemici sopra di un colle chiamato al presente la Grottaglia del bel vedere». Il secondo fatto è quest'altro. «Fra tanti campioni che concorsero a pro de’ Romani da venturieri, vi fu una donna da Cassano, che da fanciulla diè bando alla conocchia ed al fuso, ed avvezza alla saetta, ed all'arco, conforme le Amazzoni, divenne sì valorosa, che in più fatti di armi coi Romani dimostrò l’innato valore. Alla fine in questo Lago del suo paese cadde insieme cogli altri, quale riconosciuta per donna, se le rizzò in quel luogo medesimo il tumulo, che fu un mucchio di pietre, costume solito di quel tempo ai guerrieri di gran valore, ed al presente si dice: Specchia di Femmina morta (3).» Finalmente l’arcidiacono Garruba nella serie critica de' sacri Pastori Baresi, discorrendo del comune di Cassano dice2: «Un’antica tradizione fa

  1. Padre Lama, Articolo, Convento di Cassano.
  2. Garruba, Comune di Cassano, pag. 785.