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coprimento dell’augusto legno, su cui depose la vita il Redentore del mondo. Allora fu, che discesero nuove leggi a maggior sollievo del cristianesimo, colle quali s’imponeva una sempreppiù pubblica, e distinta adorazione al venerando legno della S. Croce. Dippiù, volendo Egli darne l’esempio, prescrisse l’erezione di un augusto tempio in Gerusalemme in onore della S. Croce, ed un altro tempio in Roma sull’antico edificio Sessoriano. E siccome i cristiani ancora non erano onninamente liberi dalla tirannia de’ Gentili, e temevano uscire dalle romite caverne, perciò egli animato dallo spirito di Dio coi suoi imperiosi editti concesse ai cristiani il libero esercizio della loro santa Religione, specialmente comandò il pubblico culto al sacro Legno della Croce, che egli volle elevare come glorioso trofeo di vittoria sopra ogni altro strumento della passione. Di fatti, non solo la volle elevare sulla corona dei Monarchi, come già si è detto, ma ancora tolse dallo stendardo imperiale la nobilissima iscrizione S. P. Q. R., e vi fece sostituire il segno apparsogli della Croce trionfatrice. Laonde i cristiani usciti della loro umiliazione, abbandonarono le catacombe, e pubblicamente eressero Tempi, ed altari in onore e gloria del vero Dio, ed in essi esponevano il sacro Legno della Croce.

Una prova assai autentica di questo sacro culto