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al Sacerdote Domenico ed all’Università sopraddetta, di edificare e di perfezionare la Casa surriferita colla Chiesa, umile campanile, campana, cimitero, orti, ortalizi ed altre officine a tal uopo costruite, e dopo che saranno o in tutto, o in parte edificati, si dia facoltà al Vicario, e Frati di validamente e lecitamente riceverli per loro uso e per loro abitazione in perpetuo, senza però pregiudizio della Chiesa parrocchiale e delle altre Chiese, restando sempre salvi i diritti di ciascuna. Inoltre tanto i beni donati e rilasciati a tal fine da Bartolomeo, quanto tutte le altre largizioni ed elemosine date dall’Università e dalle altre persone divote da spendersi alla costruzione dell’edificio, per mezzo del Sacerdote Domenico, e di altre quat­tro persone probe da scegliersi e deputarsi dall’Università, debbano fedelmente amministrarsi, e spendersi all’opera sopra indicata. Come pure procuriamo di stabilire, e di ordinare, che nelle determinazioni da farsi pel Sacerdote Domenico, e per gli altri quattro deputati eletti dall’Università, esso Domenico colla nostra autorità abbia la metà della voce. In virtù della presente e coll’autorità apostolica noi concediamo, che i diletti Frati dell’Ordine dell’Osservanza, i quali dimoreranno nella Casa surriferita, lecitamente e liberamente possano partecipare e godere tutti