Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
non fu nel principio costruito con sode e stabili fondamenta, come già si disse nel Capitolo ante– cedente, da ogni parte minacciava rovine; per– cui i Padri pensarono ristaurare il già fatto,ed in grandire maggiormente il locale per renderlo ca– pace di un maggior numero di Religiosi. Le prime cellette costruite a piano terreno, e come si è detto, metà incavate nel sasso e metà chiuse con ruvide pietre, con canne e con vimi– ni, furono rese solide, e restarono per officine, come già si osserva al presente, e su di queste si formò un magnifico convento ampliandosi da tutte le parti con molta eleganza, e con molta comodità di vita, capace di contenere decente– mente trenta religiosi. Questo sacro chiostro, per– chè rinomato santuario, al quale concorreva molta gente con varie e moltiplici oblazioni, era tenuto come il Convento principe della provincia; poichè con saggio consiglio e con avveduta prudenza ih destinato luogo di studio di sacra Teologia dom– matica, donde in vari tempi sono usciti soggetti di esimie virtù e di somma dottrina, i quali non solo illustrarono la madre provincia, ma ancora recarono molto decoro all’Ordine Serafico con lo splendore della loro santità e delle loro vaste co– gnizioni. Tra questi illustri religiosi vi furono molti padri Cassanesi, però tira questi ultimi spe– cialmente si contraddistinsero il padre Bernardi