Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.2.djvu/595

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capitolo lxv 585

valgono, ne hanno efficacia veruna le promesse, gl’intercessori e la compassione. Tuttochè sia vero ch’egli fa andare di pari passo la misericordia colla giustizia, vedendo che tutto il corpo di nostra nazione è contaminato e corrotto, si serve piuttosto del cauterio per abbruciare che dell’unguento per mollificare, ed egli con prudenza e sagacità e diligenza, e coi mezzi che mette in opera, porta colle sue robuste spalle alla dovuta esecuzione il peso di questa gran macchina, senzachè le arti nostre, gli stratagemmi, maneggi o le frodi possano accecare gli occhi suoi d’Argo, che tiene di continuo aperti per non perdere di vista pur uno dei nostri; il quale, come ascosa radice, venga poi coll’andare del tempo a rigermogliare e a produrre velenose frutta nella Spagna, ormai resa pura e libera affetto dai timori nei quali trovavasi per la nostra moltitudine, la mercè dell’eroica risoluzione del grande Filippo III e per la inaudita sua prudenza di averla raccomandata all’ottimo don Bernardino di Velasco. — Per concludere, soggiunse allora don Antonio, quando io sarò alla Corte userò le possibili diligenze: e faccia il cielo ciò che più gli piace: ma intanto don Gregorio verrà meco a consolare il dolore in cui sono immersi i suoi genitori per la sua lontananza. Compagna di mia moglie resterà in casa mia o passerà in un monastero Anna Felice, e spero che piacerà al vicerè di lasciare in sua casa il buon Ricotte fino a tanto

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