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92 i marmi - parte prima


perché non lo vogliono avere. Ci sono assai che sarebbono eloquentissimi con la lingua, ma la fortuna gli ha privati di ricchezza, che non hanno potuto attendere agli studi; altri che hanno atteso agli studi e con la penna sono eloquentissimi, e con la lingua nulla possono esprimere, perché cosí ha voluto la natura.

Ciano. Io vorrei sentire una volta una donna che fusse eloquente, che facesse l’orazioni nei consigli e nell’academie leggesse e disputasse ne’ circoli; allora direi io bene che il mondo andasse a rovescio.

Lorenzo. Lelia Sabina non solamente aveva buona grazia nel lèggere, ma miglior eleganzia nello scrivere; e dicono gli scrittori antichi che la faceva molte orazioni e le scriveva di propria mano. Onde Silla, suo padre, se ne serviva poi nelle sue dicerie nel senato e dove gli accadeva ragionare.

Ciano. Almanco ce ne fosse egli oggi qualche centinaio di coteste Lelie!

Pandolfino. S’io ho memoria del nome, egli scrive Iarco, istoriografo greco, che furon due donne greche, una detta Assiotea e l’altra Lasterma, molto dottissime, famose assai fra i discepoli di Platone. Una di queste era di sí alta memoria e l’altra di sí profondo intelletto che se Platone non le vedeva a udire la sua lezione, diceva che in vano, quasi, spargeva la sapienza delle sue parole. Aristippo filosofo, che fu di Socrate discepolo, ebbe una figliuola chiamata Areta, che tanto fu intelligente nelle lettere grece e nelle latine mirabile che si levò una fama che l’anima di Socrate gli era entrata adosso; e non lo dicevano per altro che per veder questa donna leggeva e dichiarava cosí ben le cose di Socrate che pareva piú tosto che lei l’avesse composte che imparate. Il nostro Giovan Boccaccio scrive che la compose molti libri: Della infelicitá delle donne. Della tirannia, Della republica di Socrate, Dell’agricoltura degli antichi, Delle maraviglie del monte Olimpo, Della providenza delle formiche e Del vano ordine delle sepolture.

Ciano. L’avrebbe che scrivere assai di questi nostri depositi, casse, cassoni, truogoli, arche, avelli e altri fantastichi