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ragionamento di diverse opere e autori 97


Bernardon gioiellieri, Sandro formaritratti e sere Scipione
notaio e un pedante domestico adottorato.

Bernardone. S’io fossi piú giovane trent’anni, io vorrei mettermi a studiare strologia, per saper conoscere uno alla mano se egli è o non è, se sa o non sa; poi sarei il trattenimento di tutta la corte.

Sandro. Voi sète troppo grande di persona, però saresti molto scomodo a guardar su la mano, perché terreste troppo a disagio il braccio di noi altri piccoli. Ma che ha da far la strologia con la chiromanzia?

Bernardone. Volevo ben dir negromanzia.

Sandro. Se voi delle gioie non v’intendeste altrimenti, staresti male.

Pedante. Io, che sono eccellente in cotesta arte, ve ne saprò informare in due ore quanto un altro in dieci anni.

Bernardone. Voi sète il proposito mio. Di grazia, poi che noi siamo di brigata, discorretemi un poco in questa piromanzia.

Pedante. La fia un nostro trastullo. Date qua la vostra mano: l’è assai ben morbida, per la prima.

Bernardone. Che significa?

Pedante. Il maggior temperamento che sia nell’uomo è nella palma della mano e poi nel restante di quella; perché questa virtú dimostrativa consiste nel temperamento degli elementi; la qual cosa è segno manifesto a conoscere quando l’uomo è manco o piú temperato; ed egli, essendo d’equalitá dotato, ha miglior sentimento del tatto. La mano, adunque, principalmente, manifesta piú la complessione dell’uomo che nessuno altro membro quanto al tatto; per ciò che se la mano è mollissima e che sia temperata, è piena di sottili umori e spiriti; dalla qual cosa procede la sapienza e sottilitá dell’intelletto; e se la mano è aspra, per natura e non per arte dico, e dura, nel toccare