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IL DOTTORE E L’IGNORANTE
ACADEMICI PEREGRINI
Dottore.«Vita hominis est umbra super terram».
Ignorante. Perché si dice egli, domine doctor, che la vita nostra passa come ombra?
Dottore. Propter fugam: secundum illud Job, al capo XII: «Fugit velut umbra et nunquam in eodem statu permanet».
Ignorante. Non me la tagliate cosí letteralmente minuta minuta; fate che io v’intenda.
Dottore. L’ombra al moto del corpo si muove, e, tanto quanto egli si muta, ed ella ancóra: se tu corri, la corre; se vai piano, la ti séguita sempre pianamente.
Ignorante. Quando voi disputasti con l’Astratto nostro, voi dicevi pur non so che d’Aristotile e di Platone.
Dottore. Noi parlavamo di varie ombre e diverse dell’anima.
Ignorante. Che ombra d’anima? l’anima ha ella ombra? Ditemi qualche cosa, acciò che io impari, ché sapete che io mi chiamo l’Ignorante. Che diffnisti voi di razionale e non razionale?
Dottore.«Anima rationalis est umbra intelligentiæ», perché, secondo il cancellieri parisiense[1], parlando delle tre potenzie che conoscono, le va chiamando per varii nomi.
Ignorante. Dio m’aiuti che io possi intendervi.
- ↑ Roberto de’ Bardi, cancelliere dell’universitá di Parigi, teologo famoso. Di lui Filippo Villani, nelle Vite [Ed.].