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190 i marmi - parte quarta


risolviamo in terra; l’acqua dopo il suo corso arriva al mare e, perdendo il nome del suo fiume, si convertisce in mare. Disse bene Isaia: «Quasi fluvius violentus vita guam spiritus Domini cogit».

Ignorante. Il mondo mi par tutto fatica; e ciò che ci si fa è gettato via, eccetto il bene.

Dottore. Diceva ben Salamone: «Qui addit scíentiam, addit laborem», Ma meglio, quando io mi messi a riguardare con una intelligenza sottile tutte quelle cose che le mie mani avevano operato e le fatiche grande, c’ho poi compreso d’aver sudato invano, io vidi in tutto vanità, compresi che tutta è un’invenzione da tormentare un animo e ciò che è sotto il sole va in nulla, si convertisce in ombra; alla fine, tanto fa il dotto quanto l’indòtto, conciosia che la morte fa tutti equali. Però io dico che questa vita m’è un fastidio e un tormento, perché ciò che io uso, che sia sotto la luce del sole, trovo tutto ultimamente vanitá e aflizione di spirito. Tutti i giorni dell’uomo veramente son pieni di dolori, di fastidi insopportabili; né pur una notte può stare in riposo la mente; tutto è sottoposto al tormento, e ogni cosa ritorna a un punto, al centro della terra: lei le partorisce e lei le rivuole. A che penar, dunque, tanto in sí estrema miseria? «Sicut egressus est homo nudus de utero matris suæ, sic revertetur et nihil auferet de labore suo».

Ignorante. Conosco ben veramente che sopra tutti noi c’è una gran nube che ci tiene occupati nel tormento e abbiamo del continuo un grave giogo sul collo né mai restiamo di tirarci pesi alle spalle insopportabili, sino che noi da quelli non siamo tirati nell’estremo precipizio della morte; e dell’anima ci ricordiamo poco.

Dottore. Il nostro Quintiliano disse una bella sentenza: «In hoc asperrima conditione fragilitalis humanæ nemo pene mortalium impune vivit». Egli è un tempo che io mi cominciai a far beffe di questa vita, perché l’è una caverna tenebrosa e spaventevole; e beato a chi ne gusta manco; e tal ricchi carnali vorrebbon sempre starci, non conoscendo che quanto