Pagina:Drigo - La Fortuna, Milano, Treves, 1913.djvu/232

Da Wikisource.

Egli non rispose.

Mentre aspettavano nel vestibolo che i camerieri facessero avanzar le carrozze, Valeria intravide Don Vittore Ruffo traversare il salone a fianco della bella miss Smart, un'australiana giunta da poco, rossa di capelli ed elegantissima, cui molti già facevano la corte per la sua eccentricità e per i milioni, e dal modo insolitamente animato con cui egli le parlava,e da tutto l' atteggiamento di lui, comprese che aveva trovato, o per lo meno cercato, una consolazione.

Gualtiero Cantelmo, l'unico che avesse preso sul serio l'indisposizione di Valeria, le raccomandava premurosamente di coprirsi bene lungo le scale.

Ella sorrise e lo rassicurò.

Come tutto, tranne il suo amore, le era completamente, profondamente, indifferente!

III.

Col bavero della pelliccia tirato fin quasi sugli occhi e la sigaretta fra le labbra Fausto De Renzis uscendo dal ballo si era diretto a piedi verso il solitario e lontano Corso Sempione dove abitava.

Faceva molto freddo. Ed egli era malcontento e nervoso.

Perchè era andato a quel ballo? L'avventura