Pagina:Dubbi amorosi.djvu/13

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RISOLUZIONE I.


     La legge adulter, singolare testo
Dice, ad legem Juliam de adulterio:
Quando il marito non accusa presto
La moglie non li fà tal vituperio,
Già sà ch’ella molt’anni, in disonesto
Modo, si dà con altri refrigerio;
Più non la può de crimine accusare
E a tutta briglia si può far chiavare.


RISOLUZIONE II.


     Tutti i canoni voglion ch’il peccato
Se non è volontario, non si stima:
E che l’uomo non può dirsi dannato
Se non vende a Satan se stesso prima:
Unde quicumque sit, non è obligato
Decima quinta quæstione prima,
Concludo, ch’è peccato veniale,
E dirlo al prete poco o nulla vale.


RISOLUZIONE III.


     La costumanza, nella terra mia,
Scritta de servitute et in latino,
Vuol ch’a chi del passar non ha la via
Sia costretto di dargliela il vicino;
Cosi se quella ancora distrutta sia,
Per strano caso o per voler divino,
Itaque dico, chè non fece male,
Perchè la via de aver più vicinale.