Pagina:Economisti del Cinque e Seicento, Laterza, 1913.djvu/276

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compagno il disiderio di esse, giá dicemmo esser misurato dalla moneta: onde, data la stessa quantitá di monete in commercio, al mutar la stima che fanno gli uomini di una cosa, muta il loro prezzo, diventando piú care se ne cresce il disiderio, piú vili se ne vengono in disprezzo. Né v’è possanza per mutar d’improvviso i prezzi d’alcune cose del mondo, quanto la stima che di esse facciano i principi. Antonino Caracalla diede gran prezzo in tutto l’imperio romano all’ambra gialla, col dilettarsi di portarne fra’ suoi ornamenti, per esser ella del color de’ capelli della sua amica. «Ouicqiiid principes faciunt praecipere videntur y>, diceva Quintiliano <’*. Adriano sesto, di nazione fiamminga, si compiaceva, piú che d’altro pesce, del merluzzo salato, detto ^ stockfísh», ed a sua imitazione tutta la corte di Roma, poi tutta la cittá ne mangiava; e diventò caro piú d’altro pesce quell’anno, perché, a proporzione di tanti che ne volevano, n’era poca quantitá venuta in Italia.

Ma che? Non vediamo noi tutto giorno al mutar delle mode di Francia crescere e scemare di prezzo or le perle, or i diamanti, ora le turchese ed altre gioie? E per qual cagione mai, se non perché, introdotta nuova moda, molti sono che di questa specie, pochi che di quell’altra vogliano provvedersi; onde elle diventano, riguardo al bisogno, or poche, or molte? A’ nostri giorni erano le gioie opache in molta stima per la raritá, e talvolta averebbe un’opala valuto a pari dello smeraldo, se un po’ maggiore del comune stata fosse. La sagace industria d’alcuni muranesi, che di far cristallo, che imitasse la candidezza di quello di monte, s’ingegnavano con varie prove, trovò a caso il modo di fare una pasta che tanto all’opale si rassomigliasse, che, lavorate ad uso di gioie, ingannavano sul principio gli stessi orefici; onde, abbenché consapute false, si vendevano a gran prezzo. Ma, comeché vetro egli fosse, né molto piú dell’ordinario costasse a chi le fabbricava, la grandezza del guadagno invitò a farne quantitá; la quantitá, non trovando esito pronto a que’ prezzi rigorosi, costrinse gli artefici ad abbassare il prezzo;

(i) Quintiliano, libro iv.