Pagina:Economisti del Cinque e Seicento, Laterza, 1913.djvu/283

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si fattamente le volontá dei sudditi in questa materia, che non siano trasgredite le sue leggi subito fatte, ogni volta che queste esorbitano fuori delle naturali proporzioni. Provi un principe a voler che si barattino per due scudi soli le doppie, e vedrá se, fuor di quei pochi che non avranno altro con che comprar il pane, gli altri non le asconderanno subito; e se chi averá bisogno di doppie non le ne anderá a comprar di nascosto anche per tre, che suol essere il loro prezzo corrente, da chi le averá. Non è dunque vero che fosse per lo passato, né che sia sempre per essere in avvenire, la stessa proporzione di 12 ad uno fra l’oro e l’argento, essendo molto lontani da quello, quasi sempre, che voleva il Bodino, gli esempi addotti e l’odierna esperienza, che in 100 anni da meno di 12 ella è passata quasi a 15 per uno. Certamente in oggi la proporzione piú comune è di 14 Vs ^ pure 3/^ per uno, come si mostrerá piú avanti ; né altro ha prodotto quest’alterazione se non la quantitá dell’argento venuto dall’America, che l’ha finora versato in Europa in tanta copia dalle inesauste miniere del Potosi e d’altri luoghi, che di continuo si vanno sviscerando, in proporzione delle quali, benché molto oro ancora di quelle parti ne sia venuto, egli è però assai meno di quello averebbe dovuto per mantenersi nella proporzione di 12 per uno. Anzi, se Io stesso Bodino avesse osservata la proporzione che da’ suoi detti risulta, quando riferisce, come dicemmo sopra, che dall’America fino al suo tempo erano ormai venuti 100 milioni d’oro e piú di 200 milioni d’argento, averebbe trovato la proporzione assai maggiore di 12 ad uno, essendo che uno scudo d’oro non è che l’ottavo d’un’ oncia, o sia d’una pezza da otto, onde 100 milioni d’oro sono 1.200.000 once; ed uno scudo d’argento coronato di quei tempi, che oggi «fílippo» o «pezza da otto»si chiama, è prossimamente un’oncia, onde 200 milioni sono per lo meno altrettante once; e per conseguenza era venuto almeno 16 volte piú argento che oro. Che se, ciò nonostante, non per anche valeva piú di 12 ad uno, forse ciò fu perché gran parte di quell’argento a principio s’impiegò, fuori di moneta, in vasi ed utensigli de’ grandi. Poteva però accadere

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