Pagina:Economisti del Cinque e Seicento, Laterza, 1913.djvu/294

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riuscendo sempre a talento, restano quei metalli di nuovo in seno alla terra, da cui furon generati.

E questo è il fine, anzi la morte, che fa l’oro; il quale, concetto nelle viscere della terra piú profonde, estrattone con taglio cesareo dalle marre e da’ picconi de’ mineralisti, educato nel fuoco e fatto adulto nelle zecche, dopo aver vissuto, Dio sa quanti secoli, ne’ commerci mondani ed aver girato in piú viaggi la metá del mondo, colpevole di mille delitti e tradimenti, ne’ quali ha avuto parte, va finalmente a incanutire nelle oscure carceri de’ casná de’ monarchi orientali, oppur a restar afifogato nelle piú cupe voragini dell’oceano, o ad esser sepolto di nuovo sotterra da chi, per troppo zelo di conservarlo, lo leva del mondo.

Ed in vero, io non saprei come meglio rispondere alla domanda di coloro, a’ quali pare si gran paradosso il vedere quanta gran massa d’oro ogn’anno dalle miniere di tutti i paesi s’estrae, «come in niun luogo apparisce ch’egli cresca ed abbondi in quella proporzione ch’egli doverebbe, ma sempre la stessa e piú tosto minor quantitá par che se ne trovi. Le sete, che (non ostante che tante se ne lavorino in Europa) vengono si copiose dalla Persia, dalle Indie, dal Mogore e sino dalla Cina stessa in Europa; le spezierie tutte, che dalle Indie orientali ci sono condotte; tante altre droghe, tante altre merci, che ogni anno ne portano i vascelli portoghesi, inglesi ed ollandesi; le gioie piú preziose, diamanti, perle, zaffiri ed altre, che da quei regni stessi a noi sono portate: con che altro si comprano che col contante? Niuno quasi di quei vastissimi imperi compra merci d’Europa se non con altre sue merci; sicché in molto maggior quantitá ne cola d’ Europa in quelle parti, che non quello che di lá ne sia trasportato: eppure vi sono regni che ne hanno abbondantissime miniere. In Turchia stessa, che pur troppo è la piú vicina a noi, non corre quasi altra moneta che reali di Spagna, zecchini veneti ed ongari d’Allemagna; ed all’incontro, ancorché sia vero che i reali di Spagna sono sempre in giro di mercanzia e commercio, onde ne ritornano spesse volte somme grandi in cristianitá, sono rarissimi i sultanini. Chi mi fa vedere un aspro