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elementi di economia pubblica. 227

mini questi palpabili ed evidenti assiomi, ci condurremo alle più recondite teorie di questa scienza. Chi sa di matematica, non ignora, che il circolo si genera dal movimento d’una linea retta intorno ad un punto fisso; eppure da questa semplicissima nozione quante varie e recondite verità non si sviluppano che formano l’oggetto della beata contemplazione de’ sapienti e la maraviglia degli sciocchi? Così spero di fare, riprendendo successivamente per mano alcune di queste verità di solo buon senso da me esposte. Io spero di dimostrare con esattezza l’arte di render gli uomini e le società ricche e felici di quelle cose che si richieggono, per quanto i limiti dell’umana capacità e l’inesorabile legge del dolore lo possono permettere.


Cap. II. — della natura del travaglio e della consumazione.

19. Ho posto per principio generale di tutta la scienza non la massima quantità di travaglio generalmente, ma la massima quantità di travaglio utile, ed ho, cred’io, sufficientemente determinata l’idea di questa utilità. Perchè la terra coltivabile produca, sono necessarie alcune spese, e quanto maggiori sono queste spese in paragone del prodotto totale, tanto meno resta di avanzo sul prodotto medesimo; quanto meno resta di questo avanzo, tanto minor ricchezza si potrà contrattare coi prodotti utili delle altre terre, e darsi in salario all’arti che rendono utili questi prodotti, e tanto meno resta di tributo da darsi al sovrano per le innumerabili e necessarie spese della pubblica sicurezza e tranquillità. Perchè le opere della mano e dell’industria abbiano una continua prosperità, bisogna che molti siano coloro che facciano uso delle opere di quella; perchè molti facciano questo uso, è necessario che ciascun’opera sia fatta nel minor tempo possibile e colla minore spesa possibile: ma non si può far uso di queste opere se non pagandole; e pagare non si possono, se non si danno prodotti delle terre o almeno rappresentazioni in quelli convertibili, il che è lo stesso. Dunque quanto maggior tempo e maggior spesa consuma un’arte, tanto maggior