Pagina:Eneide (Caro).djvu/9

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viii ai lettori.

Il lettore ne giudichi da qualche saggio:

Libro I, verso 123, G.:1 Eolo a rincontro: a te, regina, disse, Conviensi che tu scorga i tuoi desiri; Al.:2 scopra. Che scorgere significhi anche scoprire, manifestare lo dice anche il vocabolario, e chi al vocabolario non credesse troverà in Marcello Adriani il giovane (Trad. di Plutarco, Vita di Aristide, § 3) Si scorse in senso di Si palesò, si manifestò, avendo il greco la voce ἐφαίνετο. — I, v. 144, G.: Le sarti; Al.: le sarte. Quantunque non vi sia alcuna difficoltà a credere che il Caro scrivesse le sarti, come il Machiavelli disse le pianti, il Berni le spesi, il Boccaccio le erbetti, ed infiniti altri similmente,3 pure il leggersi poi sempre


  1. G. vale: L’Edizione Giuntina legge...
  2. Al. significa: Altre edizioni leggono; e intendiamo le più recenti.
  3. Vedi il Nannucci, Teoria dei nomi, ec. Pag. 258 segg.