Pagina:Erodiano - Istoria dell'Imperio dopo Marco, De Romanis, 1821.djvu/158

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spezie i gli diè fuoco egli stesso, e spargendo Tino da una tazza che tenea nelle mani, indirizzava nel tempo stesso a’ venti devote preghiere. Mosse poi le risa a tutti il vederlo cercarsi in testa i suoi radi capelli per istrapparne una ciocca a fin di gittarla in sul fuoco, e quindi a tale effetto tutto dischiomarsi. Infra tutti i generali encomiava massimamente Silla romano, e Annibale africano, ed in più luoghi fece loro rizzare statue ed immagini.

Partendosi poi d’Ilio, e viaggiata tutta l’Asia, la Bitinia, ed altri paesi, divenne in Antiochia, dove fu accolto con grande onore e magnificenza: e dimoratovi qualche tempo, prese il cammino di Alessandria, dando ad intendere che vi andava appunto per vedere la città edificata da Alessandro, e per adorarvi quel Dio a cui gli alessandrini sono sì grandemente devoti. Simulando adunque e la religione dell’Iddio e la memoria dell’eroe, comandò che si tenessero in pronto delle ecatombe ed ogni spezie di sagrifizj. La qual cosa subito che fu annunziata al popolazzo di Alessandria ch’è di carattere leggiero e mobilissimo, tutto fuori di se per l’allegrezza si tenea sommamente di quella tenera benevolenza del principe. Apparecchiossi dunque a riceverlo con la più grande magnificenza, e maggiore dell’usata con alcuno in passato: ed am-