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dell’imperio

DOPO MARCO.

LIB. VIII.


argomento.


Massimino, superate le alpi, se ne viene in Aquileja; quivi, attendendo alia espugnazione della città, son sopra lui e il figliuolo i soldati, e tagliano loro la testa, e i recisi teschi, vengono a Roma asportati. Massimo, un degl’imperadori, presso Aquileja congeda l’esercito di Massimino: indi, venuto a Roma co’ suoi, governa l’imperio insieme con Balbino, finche sono ambi uccisi da soldati pretoriani. Dopo la morte de’ quali, Gordiano, ancor cesare, prese a reggere l’imperio.


Noi nel discorso libro abbiamo descrittole cose fatte da Massimino dopo la morte di Gordiano, il suo viaggio in Italia, la rivoluzione di Africa, e finalmente la sedizione insorta in Roma tra il popolo e i soldati. Massimino adunque arrivato ai confini dell’Italia, mandò innanzi a spiare se per le valli e selvaggie selve delle alpi gli si fosse teso qualche agguato. Egli poi, ridotte le sue truppe nella pianura, comanda che marcino in isquadroni anzi radi che stretti per più spazio abbracciare, e, messi in mezzo tutti i carriaggi ed altre bagaglie, se ne veniva seguitando co’ soldati della guardia, per accorrere ove fosse di bisogno. Le due ali dell’esercito