Pagina:Erodiano - Istoria dell'Imperio dopo Marco, De Romanis, 1821.djvu/39

Da Wikisource.

istoria libro i. 35


lui e de’ suoi figliuoli; perchè non molto dopo vennero certi soldati, e recando nascostamente monete coniate colla effigie del figliuolo di Perennio, le mostrarono senza saputa del padre a Comodo, e, scopertegli tutte le trame della congiura, ne riportarono ricchissimi premj. Subito manda Comodo di notte tempo alcuni suoi a tagliare la testa a Perennio, che nulla sapea, e a tutt’altro pensava: e impose loro di correr tosto al figliuolo. E fu con tanta prestezza obbedito, ch’erano a lui prima che giugnesse avviso alcuno dell’accaduto. Presentate gli furono lettere dell’imperadore, che, promettendogli grandi cose, a Roma il chiamavano. Il giovinetto all’oscuro di ciò che si ordìa, e della disgrazia paterna, e dando fede a’ messi che lo accertavano volerlo anche suo padre, che si era astenuto di scrivere per aver creduto sufficienti le lettere dell’imperadore, si ammanì, sebbene di mala voglia, a partire, affidato soprattutto alla onnipotenza del padre che stimava ancor prevalere. Ma, toccata appena l’Italia, venne da’ sicarj a ciò commessi trucidato. E questa fu la fine di ambedue.

Comodo creò allora due prefetti, stimando non convenire alla sua sicurezza lo affidare ad un solo una sì colossale possanza, la quale poi scompartita infiacchiva in modo, da non potere