Pagina:Esperienze intorno alla generazione degl'insetti.djvu/37

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DI FRANCESCO REDI. 33

l’aria potesse penetrarvi, serrato con sottilissimo velo di Napoli e rinchiuso in una cassetta, a guisa di moscaiuola, fasciata pure con lo stesso velo; e non fu mai possibile che su quelle carni e su quei pesci si vedesse nè meno un baco: se ne vedevano però non di rado molti aggirarsi per di fuora sopra il velo della moscaiuola, che, tirati dall’odor delle carni, talvolta dentro di quella penetravano per i sottilissimi fori del fitto velo; e, chi non fosse stato lesto a cavargli fuora, sarebbon forse ancora arrivati ad entrar nel vaso, con tanto studio ed industria facevano ogni loro sforzo per arrivarvi; ed una volta osservai che due bachi, avendo felicemente penetrato il primo velo ed essendo caduti sopra il secondo che serrava la bocca del vaso, anco su questo s’erano tanto aggirati che già con la metà del corpo l’avevano superato, e poco mancava che non fossero su quelle carni andati a crescere. E curiosa cosa era in questo mentre il veder ronzare intorno intorno i mosconi che, di quando in quando posandosi sul primo velo, vi partorivano i bachi; e posi mente che taluno ve ne lasciava sei o sette per volta, e taluno gli figliava per aria, avanti che al velo s’accostasse; e questi forse erano di quella razza stessa della quale racconta lo Scaligero essersi per fortuna imbat-