Pagina:Esperienze intorno alla generazione degl'insetti.djvu/11

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DI FRANCESCO REDI. 7

dell’avervi la terra partoriti i primi uomini: ma in qual si sia paese che potessero esser nati, fu dottrina d’Archelao scolare d’Anassagora, che non ogni terrenello magro, ed arenoso, non ogni morto sabbione fosse il caso; ma che ci volea una maniera di terreno caldo, ed allegro, e di sua natura poderoso a germinare, producente una certa poltiglia simile al latte, e che in vece di latte potesse alle bestie, ed a gli uomini somministrare il primo alimento.

Questi viventi per testimonianza d’Empedocle, e d’Epicuro ne’ primi giorni del mondo alla rinfusa nascevano senz’ordine, e senza regola dagli uteri della terra, madre non ancor ben’esperta di questo mestiere. Ne furono soli que’ due gran savi ad aver così strana opinione; imperocchè fu tenuta anticamente da molti, ed in particulare dal Rodio Apollonio nel quarto dell’Argonautiche imprese.

Θῆρες δ᾽ οὐ θήρεσσιν ἐοικότες ὠμηστῇσιν,
Οὐδὲ μὲν οὐδ᾽ ἄνδρεσσιν ὁμὸν δέμας, ἄλλο δ᾽ ἀπ᾽ ἄλλων
Συμμιγέες μελέων κίον ἀθρόοι, ἠύτε μῆλα
Ἐκ σταθμῶν ἅλις εἶσιν ὀπηδεύοντα νομῆι.
Τοίους καὶ προτέρους ἐξ ἰλύος ἐβλάστησε
Χθὼν αὐτὴ μικτοῖσιν ἀρηρεμένους μελέεσσιν,

Si che talvolta vedevansi animali senza bocca, e senza braccia; altri senz’occhi e senza gambe;