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108 ESPERIEN. INT. AGL’INSETTI

poli, e su quelle aperture dalle mosche e da’ moscherini son partorite l’uova ed i bachi, i quali, cercando sempre nutrimento più tenero e più delicato, s’internano nella più riposta midolla del marzolino, e là entro attendono a nutricarsi fino al lor tempo determinato, e poscia scappano fuora, e van cercando luogo da potersi rimpiattare per que’ pochi giorni, che stanno convertiti in uova, e da quell’uova nascono diverse generazioni d’animali volanti, secondo la diversità di que’ padri, che prima avean generati i bachi.

Parendomi ora a bastanza aver di ciò favellato, e forse con soverchia prolissità e fastidiosa, passerò a dirvi di quei vermi i quali dal volgo avvezzo a grandissimi errori son creduti nascere spontaneamente nell’erbe, ne’ frutti imputriditi e ne’ legni e negli alberi stessi; ed in primo luogo scriverò de’ bachi generati nell’erbe, nelle foglie degli alberi e ne’ pomi, dopo qualche tempo che da’ loro alberi e dalle loro piante furono staccati, e con quello staccamento furono, per così dire, privi di vita; e quindi mi metterò a discorrere di quegli che nascono nelle foglie e ne’ frutti, quando per ancora agli alberi stanno attaccati e la loro maturazione attendono.

Sappiate adunque che, sì come è il vero che