Pagina:Esperienze intorno alla generazione degl'insetti.djvu/8

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4 ESPERIEN. INT. AGL’INSETTI

posta sempre ogni possibile pena, ed ogni sollecitudine, in far sì, che gli occhi miei corporali in particolare si soddisfacciano bene, prima per mezzo di accurate, e continue esperienze, e poi somministrino all’estimazione della mente materia di filosofare. Per questa via, quantunque per avventura al perfetto conoscimento di niuna cosa io sia arrivato; con tutto ciò son pervenuto tant’oltre, che m’avveggio, e so, che di molte cose, le quali io mi dava intendere di sapere, ne sono del tutto ignorante: e se talvolta scuopro evidentemente qualche menzogna, o dagli antichi scritta, o da’ moderni creduta, ne sto così dubbioso, ed irresoluto, ch’appena m’ardisco farne motto senza l’amichevole consiglio di saggi, e prudenti amici; Che perciò, avendo ora di fresco fatte molte esperienze, e molte intorno al nascimento di que’ viventi, che infino al dì d’oggi da tutte le scuole sono stati creduti nascere a caso, e per propria loro virtude, senza paterno seme; non fidandomi di me medesimo, e volendo pur ad altrui conferirle, m’è venuto in mente di ricorrere a voi, o Signor Carlo, che per vostra mercè m’avete dato luogo tra’ vostri più cari amici: a voi, dico, in cui tutti gli uomini dotti veggon risplendere un sovrano sapere dalla filosofia fatto robusto, e da varia erudizione così nobil-