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Prefazione

Rossana Poggioli

Le mie parole vogliono essere un invito a conoscere, attraverso la lettura di questa raccolta, quale opportunità unica ha avuto la scuola del territorio appenninico e della provincia modenese.

Sono stata tra i privilegiati.

Ho avuto il grande onore di conoscere operatori competenti e appassionati.

Ho sperimentato percorsi nuovi per me, efficaci e coinvolgenti.

Ho visto ragazzi riconoscersi e sciogliere nodi.

Rimangono indelebili i ricordi delle parole nelle ricerche poetiche, i giochi che rendevano plastiche e assordanti le ingiustizie del mondo, la scoperta della grande economia in una barretta di cioccolato, grandi piccoli conflitti tra i nostri banchi, il significato della parola Pace….

Siamo stati accompagnati nella conoscenza di noi, degli altri, di noi con gli altri, di noi contro gli altri, per poi scoprire la forza di noi insieme.

A scuola succede che non sia sempre facile, che non sia tutto bello nello spazio della classe, che non siano sempre sorridenti gli occhi dei bambini e che non siano tutti attivi gli sguardi dei ragazzi.

E allora spesso si diceva “C’è Rocca di Pace”, “Ci sono i progetti di Rocca di Pace”, quasi ad aggrapparsi a una soluzione salda e buona.

Ed era proprio così.

L’indagine pacata e rispettosa delle dinamiche, delle frizioni, delle sofferenze ci ha accompagnato a riconoscerne valore e forza, a svelare la realtà, a identificare problemi e soluzioni. Il coinvolgimento è totale, ogni tipologia di linguaggio è utilizzata, lo spazio smontato e dall’aula si possono investigare


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