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182 scherzi



     In veste candida, sciolta la treccia,
regina assidesi la bionda Irene;
scopre il mio bene
il sen, cui deve,
30men bianca, cedere l’alpina neve.

     Lusinghe instabili sopra vi aleggiano,
dolce rimprovero di chi mi aspetta:
diva, ti affretta:
giá un cheto orrore
35copre, propizio, l’opre d’Amore.

     Se tardi, i languidi lumi cerulei
noioso-torbido pensier le preme,
e la mia speme
sparge di affanno
40invidiosissimo padre tiranno.

III

La danza

(1777 )

     Fillide, addio! Giá della danza è l’ora;
parti, impaziente ogni pastor ti aspetta,
e forse accusa disdegnoso ancora
la tua tardanza, e del mio amor sospetta.

     Io seguir non ti posso; alla dimora
sacro dover mi astringe: ah! se t’alletta
la pace, idolo mio, di chi t’adora,
parti e, partendo, il mio dolor rispetta.

     Quando da me tu sarai lungi, a quanti
ti giureranno amor non prestar fede:
non han di Tirsi il cor tutti gli amanti.

     Ma, se scordar mi puoi, se un altro, oh Dio
può rapirmi il mio ben, ne sia l’erede
colui che ha un cuor che rassomigli al mio.