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228 | scherzi |
XIX
Per la liberazione di amore
(1787)
Sciogliete un cantico,
ninfe vezzose,
cinta la candida
fronte di rose.
5Vidi, credetelo,
dal mesto orrore
d’avaro carcere
fuggito Amore.
Ancor al libero,
10livido braccio
avea lo squallido
spezzato laccio.
Senz’arco agli omeri,
al capo avvolta
15la benda, ed ispida
la chioma incolta.
Il fianco povero
era di strali,
la veste lacera,
20spennate l’ali.
Fuggiva rapido
quasi cervetta,
che oda il sibilo
della saetta.