Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/84

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78 odi



     25Sposi telici, ove piú il bosco è tacito,
t’innalzeranno altari,
e i loro voti, i sacrifici, i palpiti
sempre ti fian piú cari.

     Quando dal mar tremante il raggio languido
30fugge, e la notte bruna
cade sui monti e in vetta al colle assidesi
la taciturna luna,

     vedrai la coppia indivisibil riedere
all’avito soggiorno,
35e i figli, al padre ed alla madre simili,
pargoleggiarle intorno.

     Ma ancor non parti? e all’arco e a me volubili
bieco rivolgi i rai?
Il nervo tendi! incocchi il dardo!... Ah! perfido,
40senti... Ferma... che fai?

     Ah! son ferito, il piè mi manca, gelida
mano mi stringe il core.
Fille, soccorso! dove sei?... Che veggio?
Chi mi soccorre è Amore.