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eden anto | 193 |
— Sono don Clemente — disse a voce alta.
Allora finalmente l’avvocato mormorò «servitor suo», si agitò un poco, tentando, per un’ossequiosa abitudine, alzarsi.
— Comodo comodo comodo — s’affrettò a dire don Clemente. Gli sedette accanto, mise fuori qualche frase sul freddo, sull’umido, sui piaceri del caminetto e dell’oscurità. Vasco non rispondeva mai.
— Mi son permesso d’incomodarla — disse poi il prete — perchè avrei da comunicarle qualche cosa su quel famoso frontispizio. Si ricorda che quando ebbi l’onore di fare la sua conoscenza, abbiamo parlato di un’edizione antica dell’Ariosto?
— Eden anto — susurrò Vasco. —
— Sissignore.
— Appunto, eden anto. Ossia, Lei leg-