Pagina:Ferrero - Il ritorno di Ulisse, 1941.djvu/39

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Berle vorrei come a una pura fonte!
Ma capirà se mi vedrà turbato.

(ritorna indietro rapidamente e si nasconde nella capanna)


(entra poco dopo Penelope, seguita dalle ancelle. Ha in mano un peplo meravigliosamente trapunto. E tutte si dirigono a passo lento verso il tempio)


PENELOPE
Atena, tu che hai ben voluto sempre
il grande Ulisse, e la mia triste casa,
dimmi se illeso tornerà mio figlio.
Vergine Dea, dono al tuo tempio il peplo:
fa che ritorni alla terra aspettante
il figlio, Ulisse e la fortuna ignota
da lungo tempo, e sacrificheró
sull’ara tua dieci giovenche bianche.
SEMICORO
Fa core, o Regina, fa core.
Non ti disperare cosí.
Ti scendono dalle pupille
e lacrime, e lacrime, e lacrime!
SEMICORO
Regina, il tuo pianto è bruciante.
E quelle tue lacrime sono
più amare dell’acqua del mare,
dell’acqua del mare che rode...
PENELOPE
E sí, mi rode e mi corrode il pianto!