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V.


S. AGOSTINO, I GRANDI UOMINI

E LA STORIA DI ROMA.


I Cristiani non potevano neppure ammettere che i grandi uomini romani discendessero da antenati di origine divina, mentre l’inventare ed il magnificare questa origine ultra umana appariva come uno dei compiti fondamentali della storiografia, sin dai primi anni, quando i rozzi cronachisti cercavano di dimostrare, con le loro prose scabrose, che il popolo romano era il più grande dei popoli.

Ricordate il proemio di Livio?

« Si concede come licenza, all’antichità, che mescolando le cose umane con le divine, faccia i principi della città più sacri e venerabili. E quando si conceda ad alcun popolo il diritto di consacrare le sue origini e di attribuirle agli Dei, tanta è la gloria del popolo Romano nel fare la guerra, che se egli proclama specialmente Marte suo genitore ed edificatore, le genti umane devono sopportare anche questo, così serenamente come sopportano l’imperio di Roma. »