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VI.


LA FORTUNA DI ROMA E CRISTO.


Ma allora da che cosa è nata, se non è nata dalla protezione degli Dei, la grandezza romana? Dal caso, dalla fatalità, o dal destino? No 1. Siamo così arrivati, con tutte le preparazioni necessarie, sulle soglie della conclusione cristiana. S. Agostino ci rivela subito il fine di quel tormentoso sillogizzare:

« Vediamo ora per quali virtù dei Romani, e per quale scopo si degnò di aiutare l’impero ad ingrandirsi il vero Dio, nella cui potestà sono anche i regni della terra. Appunto per potere discutere absolutius della questione, abbiamo dimostrato nel libro precedente come, per questo ingrandimento, non abbiano contato nulla quegli Dei venerati con cerimonie così ridicole, e, al principio di questo libro, come fosse da eliminarsi la versione del fato, perchè qualcuno, stufo del culto degli Dei, non attribuisse la grandezza e la difesa dell'Impero romano a non so quale

  1. (1) De Civit. Dei, V, 1 e 10.