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72 meditazioni sull’italia letteraria


tormenta l’uomo con lo spettacolo continuo di una scelta che non ha fatto.

14 Gennaio

Vorrei precisare, se è possibile, questa idea. Perchè gli uomini, sopratutto gli uomini moderni hanno tanto orrore dei limiti che sono la loro salvezza? Perchè questi limiti possono distruggere tutta la forza della creazione se prendono la forma di regole troppo severe. Come potremmo noi esprimere efficacemente le nostre idee se dovessimo continuamente preoccuparci delle regole grammaticali?

La regola può riuscire nel tempo stesso riposante e mortale. Un’opera d’arte non esiste in sè; è l’espressione di sensazioni che col mutar del tempo, della luce, della posizione o dell’umor nostro muta come sostanza. Un’opera d’arte è la cristallizzazione attorno a un nocciolo creato da un artista di mille sentimenti, di mille riflessi, di mille risonanze, di mille interessi, di infiniti giochi di luce. Una regola, un principio sono incisivi, netti, indifferenti; stanno dinnanzi agli uomini come dei monumenti; gli scrittori o gli artisti li possono evitare, considerare o discutere, ma bisogna sempre che se ne ricordino. Ora poiché se in un’opera d’arte si sente il ricordo di una regola, la commozione si inaridisce, l’artista dopo qualche tempo di tirocinio maledice nella regola la colpa del suo fallimento e se ne svincola. E’ necessaria una grande forza per espri-