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CANTO SECONDO




ARGOMENTO.


L’ombra di Crugal, uno degli eroi irlandesi ch’era stato ucciso in battaglia, apparisce a Conal, e predice la sconfitta di Cucullino nel prossimo combattimento. Conal comunica a questo la sua visione e lo sollecita vivamente a far la pace con Svarano: ma Cucullino è inflessibile per principio d’onore, ed è risoluto di proseguir la guerra. Giunge il mattino. Svarano propone a Cucullino disonorevoli condizioni, le quali vengono rigettate. La battaglia incomincia, e dura ostinatamente per qualche tempo, finchè alla fuga di Grumal tutta l’armata irlandese va in rotta. Cucullino e Conal coprono la ritirata. Carilo conduce i soldati irlandesi ad un monte vicino, dove sono tosto seguiti da Cucullino medesimo, il quale scopre da lungi la flotta di Fingal, che s’avanza verso la costa: ma sopraggiunta la notte la perde di vista. Cucullino afflitto, ed abbattuto per la sua sconfitta, attribuisce questo sinistro avvenimento alla morte di Ferda suo amico, qualche tempo innanzi da lui ucciso. Carilo, per far vedere che il cattivo successo non seguita sempre coloro che innocentemente uccidono le person a lor care, introduce l’episodio di Comal e di Galvina.


Posan gli eroi, tace la piaggia. Al suono
D’alpestre rio, sotto l’antica pianta
Giace Conallo: una muscosa pietra
Sostiengli il capo; della notte udìa
5Stridula, acuta cigolar la vocen 1
Per la piaggia del Lena; ei dai guerrieri
Giace lontan, chè non temea nemici
Il figlio della spada. Entro la calma
Del suo riposo, egli spiccar dal monte
10Vide di foco un rosseggiante rivo.
Per quell’ardente luminosa riga
A lui scese Crugallo, uno dei duci
Poc’anzi estinti, che cadèo per mano

  1. Cioè il vento notturno, oppure le voci dell’ombre accennate sul fine del canto antecedente.