Siate oggimai di Cucullin compagni,
Voi venitene a lui dentro la grotta 470Del suo dolor: più tra' possenti in terra
Nomato io non sarò; brillai qual raggio,
E qual raggio passai; nebbia son io
Che dileguossi all'apparir del vento
Rischiarator dell'offuscato colle. 475Conàl, Conàl, non mi parlar più d'armi:
Già svanì la mia gloria: i miei sospiri
Di Cromla i venti accresceran sintanto
Che i miei vestigi solitari e muti
Cessino d'esser visti. E tu, Bragela, 480Piangi la fama mia, piangi me stesso:
Tu più non mi vedrai; raggio amoroso,
Non mi vedrai, non ti vedrò; son vinto.