Pagina:Fior di Sardegna (Racconti).djvu/13

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letti lei, don Salvatore, o piuttosto zio Salvatore?... Non meritano che una gentile e bella signorina come Maura cambi per loro il suo nome?... — Don Salvatore sorrise e scosse la testa: in realtà lui conosceva molti versi, da quelli del Dore a quelli dell’illustre Paolo Mossa, ma questa contessa Lara non sapeva chi fosse.

— Che vuole? — si scusò. Io non ho tempo di leggere i bei libri e non conosco nulla... nulla. Sono sempre occupato in campagna ed ho appena qualche volta il tempo di leggere l'«Unità Cattolica» in casa di prete Giovanni...

Questa dichiarazione troncò sul labbro di Marco la storia dei sette infanti di Lara che stava per raccontare a don Salvatore... Gli parlò invece di agricoltura e fu più compreso; e quando si divisero, Marco, che aveva alfine convinto il futuro zio a dargli del tu si portò seco il cuore dell’onesto possidente dopo due sole ore di conoscenza, come dopo una serenata sotto le finestre della villa delle verdi campagne di Sassari avevasi conquistato il cuore di Lara.

Don Salvatore fece subito ritornare a X*** la nipote: Marco rimase anch’egli nella piccola città finchè tutto fu pronto per gli sponsali. Si sposarono nel più profondo segreto, per espressa volontà di Lara che non amava le pompe e le chiacchiere, e partirono per il viaggio di nozze in continente ed anche all’estero: al ritorno si sarebbero stabiliti a Sassari, ove Marco teneva il suo splendido e ricercato studio. — Tutto ciò fu un avvenimento così meraviglioso, che i bravi cittadini di X*** credettero di sognare. Ma figuratevi dunque! Prima di allora nessun giovine straniero, come Ferragna veniva considerato, si era mai sognato di sposare una signorina di X***, tanto più se povera e sconosciuta come Maura Mannu; — mai, prima d’allora, si erano compiute senza feste e senza pettegolezzi nozze così cospicue; — mai, prima d’allora, sposi per quanto ricchi e aristocratici erano partiti da X*** per fare il viaggio di nozze, e tutt’al più s’erano spinti a Cagliari per la festa di sant’Efisio.

Quella Maura, quella Maura!.... Che aveva mai fatto per guadagnarsi tanta grazia di Dio? Era forse bella, ricca o che più delle altre? Perchè era stata tutta la sua